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martedì 3 giugno 2014

TÈ VERDE BANCHA (o Beicha)

RICETTA TÈ VERDE BANCHA (o Beicha)
Il Tè Bancha (o Beicha) è un tè verde che trovate in commercio con le denominazioni di Hojicha (se fatto con le foglie) oppure di Kukicha (se fatto con i rametti) della Camelia japonica.
Il Tè Bancha, come gli altri tè verdi, è ricco di antiossidanti, favorisce la digestione, ha un'azione alcalinizzante ed è una buona fonte di ferro, calcio e vitamina A.
La mancanza di teina che lo caratterizza è dovuta alla raccolta di rametti (o foglie) al di sotto del germoglio e non a primavera.
Se ne può pertanto consumare a volontà e la porzione di Tè può essere riutilizzata anche 2 o 3 volte.
In estate è consigliabile farlo più leggero.
Tè verde Bancha (o Beicha)

Cosa occorre
Esempio di filtro di metallo apribile a pinza
Tè Bancha (1 cucchiaino da tè per litro)
Acqua
Pentolino
Filtro metallico
Telo di cotone

Tempistica
10 minuti

Procedimento
Portate ad ebollizione l’acqua, quindi mettete in infusione la quantità di tè rapportata utilizzando il filtro metallico per 2-3 minuti. Quando il tè avrà assunto una colorazione giallo-oro, potremo spegnere la fiamma ed estrarre il filtro.
Tale filtro potrà essere messo ad asciugare all’aria per poterlo riutilizzare almeno un’altra volta (prolungando di qualche minuto l’infusione).
A questo punto potete mettere il tè nella tazza e/o nel termos facendo attenzione alle particelle di faglie che inevitabilmente si saranno posate sul fondo della pentola e che andranno filtrate con il telino di cotone.
Tale telino è da sciacquare poi sotto l’acqua corrente ed il fatto che rimanga macchiato non ha alcuna rilevanza igienica.

Conservabilità
Per un’intera giornata in termos d’acciaio.

lunedì 2 giugno 2014

LATTE DI RISO INTEGRALE O SEMINTEGRALE

RICETTA LATTE DI RISO INTEGRALE O SEMINTEGRALE

Sostituire il latte vaccino può essere difficile, ma è un passo assolutamente necessario per recuperare lo stato di salute ottimale in quanto è causa diretta di serie patologie, come attestato nel 2007 dal Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF) e dall’Istituto Americano per la Ricerca sul Cancro (AICR) e riportato nel testo pubblicato dalla ASSOFARM (Cap. 4, pagg. 13 e 14) http://www.assofarm.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1880
Il latte vaccino, infatti, stimola l’organismo umano a produrre catarro e muco facendoci incorrere in patologie riguardanti tutto l’apparato respiratorio e digerente. È inoltre falso che possa contrastare l’osteoporosi, anzi.
Il Latte di Riso è pertanto l’ideale per una colazione disintossicante, nutriente e sana. Come qualsiasi prodotto del riso è privo di glutine, pertanto adatto anche ai celiaci.
Sconsiglio vivamente l'acquisto di latte di riso confezionato, in quanto le sue proprietà benefiche sono direttamente collegate alla sua freschezza.

Cosa occorre per 4 tazze
Riso integrale o semintegrale (1 bicchiere)
Sale marino integrale (1 pizzico)
Acqua (9 bicchieri)
Pentola a pressione

NB: il rapporto tra riso e acqua può variare da 1:8 (in inverno) a 1:10 (in estate).

Tempistica
60 (riso semintegrale) -120 minuti (riso integrale)

Procedimento
Mondate (togliete i chicchi che hanno macchie nere, mentre quelli di tonalità rossiccia, in molte varietà, sono assolutamente normali) e sciacquate bene il riso in acqua fredda, scolate bene, mettete nella pentola a pressione con l’acqua ed il pizzico di sale, chiudete il coperchio ed accendete il gas a fiamma viva.
Al fischio della valvola abbassare la fiamma al minimo possibile (meglio posizionare la pentola sul fornello più piccolo con una retina frangi fiamma).
Lasciate cuocere per 60 minuti in caso di riso semintegrale, oppure per 120 minuti per quello integrale.
Potete adottare anche la cottura “a coperta”, facendo cuocere la sera per la metà del tempo sopra riportato, posizionando poi la pentola a pressione in una o più coperte di lana: al mattino troveremo il riso ben cotto e ancora caldo.
Aprire la pentola a pressione e mettere il riso nel passino con il filtro più fino possibile.
Manovrare il passino in senso antiorario, in modo che il latte possa defluire senza che la parte densa ne sia interessata.
Soltanto dopo cambiare contenitore e manovrare in senso orario per ricavare la crema del riso.

Conservabilità
Potete conservare latte e crema di riso al massimo per 2 giorni in frigorifero in vasetti di vetro.

ZUPPA DI VERDURE CON MISO O TAMARI

RICETTA ZUPPA DI VERDURE CON MISO O TAMARI

La Zuppa costituisce un alimento indispensabile da consumare all’inizio di ciascun pasto.
Zuppa Carota, Cipolla, Zucchine e Miso
L’impiego dell’alga Wakame integra il nostro fabbisogno di sali minerali (cereali e verdure ne sono meno ricchi di qualche decina di anni fa), mentre l’utilizzo di Miso o di Tamari rinvigorisce la nostra flora intestinale. Infatti già gli antichi romani utilizzavano un fermentato di pesce (il Garum) proprio per questo motivo. Oggi il Garum non lo produce più nessuno, per cui il Miso ed il Tamari sono gli unici integratori che possano, al giorno d’oggi, svolgere questo ruolo fondamentale per la nostra salute.
Per quanto riguarda le verdure da impiegare sarebbe bene utilizzare contemporaneamente una radice, un bulbo ed una foglia (tipico esempio sono la carota, la cipolla ed il sedano).


Zuppa di CousCous, Cipolla,Carota Cappuccio e Miso

Cosa occorre per 2 persone
Verdure: carota (1/3 o ravanello o rapa o daikon), cipolla (¼ o porro o scalogno o cipollaccio) e sedano (½ costa o verza o cavolo cappuccio, ecc.)
Acqua (3 bicchieri)
Alga Wakame (2 cm quadri)
Miso (½ cucchiaino) o Tamari (½ cucchiaio)
Pentolino d'acciaio

Tempistica
30 minuti (in estate si può ridurre a 20)

Zuppa di Carote, Cipolle, Cavolo Cappuccio e Miso.
Procedimento
Mettere a bagno in un bicchiere d’acqua il pezzetto d’alga Wakame.
Accendere al massimo la fiamma di un fornello medio ponendoci il pentolino con l’acqua.
Tritare i pezzi di verdura anche direttamente nel pentolino.
Scolare l’alga ed aggiungerla nel pentolino e far bollire a fiamma media per il tempo indicato.
A cottura ultimata spegnere il fornello ed aggiungere il Miso per la zuppa del pranzo (sciogliendolo bene nel mestolo aiutandosi con una forchetta) o il Tamari per la zuppa della cena.

Variante soffritto
Saltuariamente le verdure possano essere anche soffritte prima di aggiungere l’acqua (la zuppa risulterà più saporita).
In tal caso ungere il fondo della pentola (aiutandosi con un pezzo di carta da cucina), mettere le verdure, aggiungere 2 pizzichi di sale e porre su fornello medio a fiamma viva (meglio con una rete frangi fiamma) coprendo con il coperchio.
Mescolare frequentemente fino all’asciugatura delle verdure (fino a quando in pratica cominciano ad attaccarsi al fondo).
A questo punto aggiungere l’acqua (magari già posta a bollire per non perdere ulteriore tempo) e procedere come sopra.

Variante cereale
Altra variante (che si può fare frequentemente) è quella di aggiungere un cereale alla zuppa. Consiste nell’aggiungere riso, oppure orzo oppure miglio o grano saraceno o semplicemente cous-cous e di far andare la cottura per un tempo rapportato al cereale impiegato aumentato del 50% in più (ciò consente al cereale di cedere amido, rendendo la zuppa più cremosa). Se, ad esempio, si aggiunge riso integrale, l’ebollizione dovrà procedere per 90 minuti, per l’orzo 120, per il miglio ed il grano saraceno 45. Aggiungendo il cous-cous, invece, il tempo di ebollizione rimarrà quello standard, in quanto, esigendo normalmente pochi minuti di cottura, 20 o 30 minuti di ebollizione saranno sufficienti.
Per non dover prolungare i tempi di cottura si può ricorrere all’impiego di cereale già cotto magari il giorno prima e non utilizzato.
Ovviamente la quantità di acqua impiegata sarà rapportata al tempo di ebollizione.

Conservabilità
A raffreddamento avvenuto potete conservare la zuppa in un barattolo di vetro in frigorifero per un massimo di 24 ore.