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lunedì 22 dicembre 2014

PIZZA IN PENTOLA



PIZZA IN PENTOLA
E’ una preparazione praticissima, che permettere di fare la pizza anche in piena estate, senza utilizzare il forno!

Cosa e quanto occorre per quattro pizze
Farina tipo 2 (200 gr. circa).
Olio di oliva (1 cucchiaio e mezzo).
Sale marino integrale fino (3-4 pizzichi).
Pasta Madre (600-800 gr.).
Pentola d’acciaio bassa (diam. almeno di 25 centimetri ed a FONDO ALTO).
Piastra frangifiamma in ghisa.
Verdure cotte (vedi NITUKÈ oppure SOFFRITTO).
Crema di carote (vedi Crema di Carote).
Tamari.

Tempistica
15-20 minuti (per la sola cottura)

Procedimento
In una ciotola (di discrete dimensioni) versare un barattolo di pasta madre, l’olio, il sale e mescolare bene.
Ad impasto omogeneo ottenuto, aggiungere i ¾ della farina ed amalgamare.
Aggiustare la quantità della farina fino ad ottenere una pasta non appiccicosa.
Coprire con un canovaccio umido e lasciare lievitare per alcune ore.
Per facilitare la lievitazione in inverno si può mettere la ciotola (sempre coperta dal canovaccio umido) nel forno riscaldato a circa 50° e quindi spento.

Accendere il fornello più grande, regolarlo a fuoco medio (da questo momento in poi rimarrà sempre acceso per tutta la durata del procedimento) e porvi la pentola, utilizzando obbligatoriamente anche una rete frangifiamma, ma quella in ghisa è ancora meglio.
Infarinare il piano di lavoro, prendere un quarto dell’impasto e spianarlo con il mattarello lasciando uno spessore inferiore al mezzo centimetro cercando di conferirgli una forma il più possibile rotonda.
Arrotolare la sfoglia ottenuta attorno al mattarello e svolgerlo nella pentola (che dovrà essere già caldissima).
Coprire con il coperchio e lasciar cuocere 5-8 minuti (dipende dallo spessore dell’impasto, da quanto è umido e dalla fiamma del vostro fornello). L’importante è osservarne la parte inferiore di tanto in tanto (dopo i primi cinque minuti) sollevandola con una paletta di legno piatta: quando sarà dorata, toglierla e girarla su un piatto piano, in modo che la parte già cotta sia verso l’alto.
Mettere un altro pezzo di impasto e così via.
Su ciascuna pizza stendere un po’ di Crema di Carote e distribuire quindi il Nitukè di Verdure oppure il Soffritto di Verdure.
Rimettere nella pentola ogni pizza. Come nella prima fase della cottura, controllate dopo 5 minuti la parte inferiore della pizza: quando si sarà raggiunta la doratura, sarà pronta!
Procedere con le altre pizze e buon appetito!

NOTA BENE: Terminata la cottura delle pizze spegnete la fiamma, versate nella pentola un bel bicchiere d'acqua e coprite immediatamente: ciò vi consentirà di rimuovere qualsiasi macchia con la paglietta di metallo quando la laverete.

Conservabilità
La pizza, generalmente, non è un granché consumata qualche tempo dopo essere stata preparata. Con questa preparazione rimarrete sorpresi dalla sua appetibilità avendola conservata in un contenitore di vetro in frigorifero 1 o 2 giorni, semplicemente riscaldandola nel forno, oppure nella stessa pentola aggiungendo appena un po’ di acqua.

CREMA DI CAROTE



Crema di Carote
Pezzi di carote in pentola a pressione prima della cottura
E’ una preparazione semplicissima, che permettere di ottenere un preparato da utilizzare al posto del pomodoro (altamente acidificante, ricco di solanina ed allergizzante) ed utilizzare sulla Pizza oppure per la Pasta, ecc.

Cosa e quanto occorre per un paio di condimenti


4 Carote di  media dimensione
Olio di oliva (1/2 cucchiaio)
Sale marino integrale fino (2 pizzichi)
Pentola a pressione
Tamari (un cucchiaio)
Pezzi di carota cotti, travasati in un pentolino
Origano (1-2 pizzichi)

Tempistica
25 minuti

Procedimento
Nella pentola a pressione mettere ½ centimetro di acqua, le carote in pezzi di medie dimensioni e l’origano.
Chiudere e mettere sul fornello grande a fiamma alta.
Al fischio della valvola mettere al minimo e far cuocere per 20 minuti. Terminata la cottura sfiatate ed aprite il coperchio. Riaccendere la fiamma facendo asciugare quasi completamente il contenuto.
Crema con procedura frullatore
A questo punto le carote dovranno essere rese cremose. E’ possibile farlo ricorrendo al passaverdure oppure al frullatore, dopo aver aggiunto l’Olio, il Sale ed il Tamari.

Conservabilità
Fino al giorno dopo, conservata in un contenitore di vetro in frigorifero.

giovedì 13 novembre 2014

Crema di Cipolle



Crema di Cipolle

E’ una preparazione semplicissima, che permettere di ottenere un preparato da utilizzare sulla Pizza oppure per la Pasta, ecc.

Cosa e quanto occorre per un paio di condimenti
4 Cipolle di  media dimensione
Olio di oliva (1/2 cucchiaio)
Sale marino integrale fino (2 pizzichi)
Pentola a pressione
Tamari (un cucchiaio)


Tempistica
25 minuti

Procedimento
Nella pentola a pressione mettere ½ centimetro di acqua e le cipolle in spicchi abbastanza sottili.
Chiudere e mettere sul fornello grande a fiamma alta.
Al fischio della valvola mettere al minimo e far cuocere per 20 minuti. Terminata la cottura sfiatate ed aprite il coperchio. Riaccendere la fiamma facendo asciugare quasi completamente il contenuto.

A questo punto le cipolle dovranno essere rese cremose. E’ possibile farlo ricorrendo al passaverdure oppure al frullatore, dopo aver aggiunto l’Olio, il Sale ed il Tamari.

Conservabilità
Fino al giorno dopo, conservata in un contenitore di vetro in frigorifero.

venerdì 31 ottobre 2014

BISCOTTI CON UVETTA E GRANELLA DI NOCCIOLE

RICETTA BISCOTTI CON UVETTA E GRANELLA DI NOCCIOLE

(Ricetta molto simile a quella dei maritozzi, ma con lievitazione molto più breve)
E’ possibile preparare ottimi dolci senza latte, senza uova, senza burro e senza zucchero raffinato!
Ricordo che il consumo del dolce è riservato a bambini e ragazzi (comunque con frequenza il più moderata possibile). Per gli altri deve essere un consumo saltuario.

Cosa occorre
- Olio (3/4 di bicchiere di sesamo, di girasole o di oliva spremuti a freddo)
- Malto (3-4 cucchiai. Può essere di riso, di  miglio o di orzo)
- Sale fino (2 pizzichi)
- Farina (500 gr. circa, possibilmente semintegrale tipo 2)
- Pasta Madre (400 gr. circa)
- Uvetta (1 bicchiere)
- Nocciole (una manciata da ridurre a granella)
- Ciotola di vetro o ceramica
- Teglie d'acciaio

Tempistica
15 minuti per l’impasto e 30 circa per la cottura.

Procedimento
L'Uvetta appassita deve essere reinumidita, altrimenti rimane troppo secca e dura. Per far ciò metterla in un pentolino e sciacquatela abbondantemente, poi lasciate tanta acqua quanta ne basta per pareggiarne il livello. Ponete il pentolino su un fornello medio, a fiamma alta. Ad ebollizione abbassare la fiamma e far ritirare l'acqua in eccesso (al termine l'uvetta dovrà risultare reidratata, senza liquidi in eccesso).
In una ciotola (di discrete dimensioni) versare la Pasta Madre, l’Olio, il Sale, il Malto, l’Uvetta, la granella di Nocciole e mescolare molto bene.
Ad impasto omogeneo ottenuto, aggiungere i ¾ della farina e mescolare con un cucchiaio.
Aggiustare la quantità della farina fino ad ottenere una pasta quasi non più appiccicosa.
Infarinare il piano e stendere la massa ottenuta mantenendola dell’altezza di circa un centimetro, tagliare con la rondella e disporre nelle teglie (unte e infarinate, ma percosse bene per far rimanere meno farina possibile).
Infornare una o due teglie ed accendere il forno impostato a 180 gradi.
Far cuocere per circa 15 minuti, quindi ruotare di 180° la teglia per avere la certezza di una cottura uniforme. Far cuocere per altri 10 minuti circa, poi controllare.
Consiglio, quando i biscotti sono scuriti nella loro parte inferiore, di girarli, in modo da migliorare l’uniformità della cottura.
Fare attenzione agli ultimi minuti, perché ciascuno di noi ha un forno diverso dall’altro.

AVVERTENZA:  Desiderando biscotti più dolci, non è il caso di aumentare la quantità di Malto, bensì incrementare l'Uvetta o ricorrere ad un'integrazione con dello Zucchero integrale di canna (1-2 cucchiai saranno sufficienti).

Conservabilità
Sicuramente per una decina di giorni.

giovedì 30 ottobre 2014

RISOTTO DI CASTAGNE

Piccolo cesto di castagne
RISOTTO DI CASTAGNE


Cosa occorre per 2 pasti
Riso Integrale (1 bicchiere e ½)
Castagne (200 gr.)
Cipolla (1) oppure Carote (2)
Rosmarino (un rametto piccolo)
Acqua (5 bicchieri e ¼ )
Sale marino integrale grosso (1 granello)
Pentola a pressione (si può utilizzare anche quella normale, vedi “Varianti”)
Tamari (1 cucchiaio)
Olio (1 cucchiaio)
NB: il rapporto tra riso ed acqua si discosterà da 1:3,5 con l’aumentare delle quantità (ad es. con 3 bicchieri di riso non andranno 10,5 bicchieri di acqua, bensì 9,5-10)

Tempistica
50 minuti per la sola cottura

Procedimento
Castagne sbucciate
CASTAGNE
Togliere la buccia esterna alle castagne, quindi bollirle in pentola a pressione per 3 minuti (in pentola normale 5 minuti), scolatele, attendere che abbiano una temperatura che consenta di poterne togliere la buccia interna e tritarle a pezzi.

RISO
Mondare e sciacquate abbondantemente il riso in acqua fredda (fino a quando l’acqua risulterà chiara), scolate, mettete nella pentola con la giusta quantità di acqua, aggiungere il granello di sale, la cipolla a pezzetti (o le carote), il rosmarino (meglio se chiuso in un telino oppure nella retina in acciaio da tè) e le castagne tritare, mettere il coperchio accendete il gas a fiamma viva. Quando inizierà il fischio della valvola di sfiato, si abbasserà la fiamma (cambiando magari fornello) al minimo, magari con rete frangi fiamma.
Al termine della cottura condire con un cucchiaio di Tamari ed uno di olio.

Varianti
Il risotto con le castagne lo si può fare anche con la pentola in acciaio normale.
Quando inizierà l’ebollizione, si abbasserà la fiamma (cambiando magari fornello) al minimo possibile e con rete frangi fiamma per 60 minuti.
Non mescolate e non scoprite mai la pentola.

martedì 3 giugno 2014

TÈ VERDE BANCHA (o Beicha)

RICETTA TÈ VERDE BANCHA (o Beicha)
Il Tè Bancha (o Beicha) è un tè verde che trovate in commercio con le denominazioni di Hojicha (se fatto con le foglie) oppure di Kukicha (se fatto con i rametti) della Camelia japonica.
Il Tè Bancha, come gli altri tè verdi, è ricco di antiossidanti, favorisce la digestione, ha un'azione alcalinizzante ed è una buona fonte di ferro, calcio e vitamina A.
La mancanza di teina che lo caratterizza è dovuta alla raccolta di rametti (o foglie) al di sotto del germoglio e non a primavera.
Se ne può pertanto consumare a volontà e la porzione di Tè può essere riutilizzata anche 2 o 3 volte.
In estate è consigliabile farlo più leggero.
Tè verde Bancha (o Beicha)

Cosa occorre
Esempio di filtro di metallo apribile a pinza
Tè Bancha (1 cucchiaino da tè per litro)
Acqua
Pentolino
Filtro metallico
Telo di cotone

Tempistica
10 minuti

Procedimento
Portate ad ebollizione l’acqua, quindi mettete in infusione la quantità di tè rapportata utilizzando il filtro metallico per 2-3 minuti. Quando il tè avrà assunto una colorazione giallo-oro, potremo spegnere la fiamma ed estrarre il filtro.
Tale filtro potrà essere messo ad asciugare all’aria per poterlo riutilizzare almeno un’altra volta (prolungando di qualche minuto l’infusione).
A questo punto potete mettere il tè nella tazza e/o nel termos facendo attenzione alle particelle di faglie che inevitabilmente si saranno posate sul fondo della pentola e che andranno filtrate con il telino di cotone.
Tale telino è da sciacquare poi sotto l’acqua corrente ed il fatto che rimanga macchiato non ha alcuna rilevanza igienica.

Conservabilità
Per un’intera giornata in termos d’acciaio.